Nicola Nannini è nato a Bologna nel 1972.
Dopo gli studi classici si è diplomato all'Accademia di Belle Arti di Bologna con il massimo dei voti. È docente di disegno e figura presso la Scuola di Artigianato Artistico di Cento e docente di pittura presso l'Accademia Cignaroli di Verona.
Protagonista di numerose rassegne espositive personali e collettive in Italia e all'estero, ha esposto presso gallerie private, musei pubblici e fondazioni. Invitato alla 54° Biennale di Venezia, padiglione Italia.
Numerose sono le pubblicazioni che lo riguardano.
Vive e lavora tra Bologna e Vicenza.
La serie Types nasce nel 2005 e comprende un blocco iniziale di quindici figure a grandezza naturale dipinte ad olio su tavola. I Types studio sono i bozzetti o gli studi preparatori di misure più ridotte, olio e tempera o grafite su tavola. Types sono il tentativo di catalogare tipologie umane contemporanee in pose statiche ( fronte profilo ) e loro accessori per divenire una sorta di enciclopedia della varietà umana: un bestiario dipinto. A seguito di questa iniziale traccia, sono seguite ulteriori serie negli anni successivi con finalità ed intenti diversi, ma sempre catalogati come Types. "...figure a grandezza naturale...
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Nel 1989, a Vienna, vidi per la prima volta le opere di Egon Schiele.Quel pugno di giorni cambiarono la mia vita.Malessere, benessere, vago senso di nausea, insofferenza, idiosincrasia, vago capogiro e Vienna, d'attorno, luccicante d' impero caduto, come giostra in movimento perde i suoi contorni. Aria di perversa malinconia e simboli morbosi dal passato, a ellisse, mi accerchiano; e ancora... aquile dorate, foto seppiate, militari stellette e svastiche e costole e zigomi scavati e acque rosse e neri peli di pube e mortiferi amplessi e angoscia di giorni senza sole e la prof di greco e latino è insopportabile. Ho...
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"...La mobile crisalide del chiaro scuro è scivolata a terra come un sacco e la pittura s'è messa senza veli davanti alla realtà. Iniziava una nuova fase di lavoro, culminata presto nelle figure a grandezza naturale del 2005/2006 ( Types ) e nei paesaggi aerei, che hanno in comune un carattere freddo e levigato, nel quale si afferma una sorta di gioco di specchi col mondo. Vi è in essi qualcosa di cosmopolita o meglio di globale. Sparita la nox portentis gravida, si procedeva ora ad occhi aperti sul sentiero quotidiano del nostro ancora magro millennio... Siamo, di qualsiasi contesto...
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I notturni di Nannini sono "iniziati" nel 1999. Opere inizialmente di piccolo formato, più simili a bozzetti o studi preparatori che non a opere compiute. La ricerca di atmosfere rarefatte, sospese nel tempo e nello spazio in bilico tra fisico e metafisico, reale e immaginario muoveva i primi passi nella direzione metodica e consapevole che ha preso successivamente. I "notturni" sono un ciclo che ha accompagnato la poetica di Nicola Nannini per un decennio e ancora oggi, seppure in maniera più sporadica, sono dipinti, esposti e presentati in esposizioni o fiere dell'arte. Il ciclo "notturni", sempre e da sempre accompagna...
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" Dalla conchiglia si può capire il mollusco, dalla casa l'inquilino. " Victor Hugo. "...lo sguardo si concentra sulle dimore umane, gli oggetti più grandi che possono rientrare nell'inventario di possedimenti dell'uomo comune. Comprare la casa è il traguardo consumistico per eccellenza. Le abitazioni rappresentano i loro proprietari, in tutte le possibili declinazioni di banalità, personalità, cura, incuria, cupezza, luce, come assorbendo i sentimenti di chi vi transita... le case in fondo sono luoghi di passaggio, destinati a sopravvivere a chi le ha costruite... Lo stile di Nannini si anima di fuochi fiamminghi di iper-focalizzazione, zone ibride di movimento e territori...
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"Ci sono ricordi che restano incerti tra le pieghe del tempo, come desideri inappagati in un sogno non concluso. Ci sono luoghi e cose che sembrano non avere confini e territori senza limiti che s'immaginano al di là di un filare di pioppi , oltre l'argine di un fiume, nell'estendersi di un orizzonte stabilito da un inesauribile senso di libertà... Gli artisti leggono il mondo con gli occhi dell'alchimista, osservano stupiti un mattino perforato dall'alba... Così Nannini segue il disegno della grande pianura, tra interni ed esterni prende appunti, indugia dentro il passato... Spoglia le cose di tutto, di tutto...
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