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Introduzione a "Types" - Nicola Nannini

La serie Types nasce nel 2005 e comprende un blocco iniziale di quindici figure a grandezza naturale dipinte ad olio su tavola. I Types studio sono i bozzetti o gli studi preparatori di misure più ridotte, olio e tempera o grafite su tavola. Types sono il tentativo di catalogare tipologie umane contemporanee in pose statiche ( fronte profilo ) e loro accessori per divenire una sorta di enciclopedia della varietà umana: un bestiario dipinto. A seguito di questa iniziale traccia, sono seguite ulteriori serie negli anni successivi con finalità ed intenti diversi, ma sempre catalogati come Types.


"...figure a grandezza naturale assolutamente decontestualizzate, senza fondale o ambientazione, ritagliate su campitura a platt... figura o meglio soggetto-oggetto-uomo, in tutta la sua corposa presenza, senza orpelli o divagazioni... Catalogare attraverso la scelta di alcune individualità una parte di umanità, non quella esagerata di certe modaiole tribù metropolitane così estreme e pubblicizzate da essere grottesche, ma l'uomo quotidiano. Noi piccoli individui sorverchiati spettatori di eventi immani e non sovvertibili. Ecco, dunque, nella sintetica enciclopedia di Nannini l'uomo comune che, solo, tenta l'auto difesa: in pose statiche come nella migliore tradizione dei codex, ...uomini e donne super-vestiti ( vestiti corazza, emblemi di protezione ) indossano l'onnipresente cappuccio o l'anfibio rinforzato, il coltellino multiuso o le enormi sciarpe, le cuffie troppo calcate o il casco da motocicletta, la borsa gonfia di accessori e i guanti rinforzati, l'occhiale che nasconde e l'orologio di metallo sempre più grande, il bastone e la giacca di cuoio. Una insicurezza serpeggiante, sotterranea attraversa il quotidiano e si manifesta inconsapevole nell'estetica dell'apparire, nella scelta degli accessori divenuti i veri attributi o caratteri distintivi della persona...la confezione super accessoriata di esseri indifesi dove la nuda verità del sé rende vulnerabili...Così Nannini accosta qui gli accessori distintivi di ciascuno a lato, come nelle confezioni delle bambole o come icone nei video dei Pc o come nel disegno infantile senza prospettiva a fianco del personaggio che, in un gioco tutto mentale, ne farà uso o lo riporrà in tasca. ...Nannini sceglie la pittura in quanto mezzo dinamico e mai statico, per una percezione dilatata nel tempo e non conclusa nel tempo di un attimo rapito...Il disegno è preciso, minuzioso. Le cromie dense e pastose in alternanza di campiture e colpi di spatola dove la materia raccoglie sapiente i punti luce; velature e sfregazzi, volumi solidi di carni pesanti e grumi di pigmento, fiotti di colore e trasparenze...l'incarnato vive di una tavolozza così variegata che l'occhio non trova riposo...mette a fuoco i tratti salienti e lascia le preparazioni dei fondi negli elementi periferici: centimetri di materia nei dettagli a scendere di volume sino alla piana dei bruni sottostanti, nelle ombre più cupe dove l'occhio non indugia. "

(S.Biscaccianti)

"...La forza con cui riesce a mediare la pulsione creativa, l'applicazione della composizione, la fascinazione della tecnica e la cura della realizzazione mi affascina tutte le volte che lo vedo al lavoro. Attento e preciso, totalmente proteso sulla tela, è come se giocasse con i pennelli ad un gioco in cui la pittura e la vita non si danno mai scacco matto, ma ogni volta si spostano, anche solo di un poco, su altri piani, verso altre valenze, verso altre modalità di significazione. Il suo modo di fare figurazione diventa legame tra un tempo dell'arte in cui tutto passava attraverso questo genere ed il tempo attuale che vive l'esplorazione delle complessità dei fenomeni artistici..."

(G.Cerioli )